SPORT - ATTIVITA' AGONISTICA

I valori dello sport



 Lo spirito del vero sportivo - atleta e spettatore - è stato codificato dal Comitato Internazionale Olimpico in un apposito codice; alcuni punti dovrebbero essere tenuti a mente quando lo sport perde di vista il suo scopo e i suoi principi.

L’atleta è un vero sportivo quando: 
- pratica lo sport per passione;
- lo pratica disinteressatamente;
- segue i consigli di coloro che hanno esperienza;
- accetta senza obiezioni le decisioni della giuria e dell’arbitro; 
- vince senza presunzione e perde senza amarezza;
- preferisce perdere piuttosto che vincere con mezzi sleali; - anche fuori dallo stadio ed in qualunque azione della tua vita si comporta con spirito sportivo e con lealtà.
Lo spettatore è un vero sportivo quando:
- applaude il vincitore, ma incoraggia il perdente;
- pone da parte ogni pregiudizio sociale o nazionale;
- rispetta la decisione della giuria e dell’arbitro anche se non la condivide;
- sa trarre utili lezioni dalla vittoria e dalla sconfitta;
- si comporta in maniera dignitosa durante una gara, anche se sta giocando la tua squadra;
- agisce sempre ed in ogni occasione, tanto dentro quanto fuori dello stadio, con dignità e sentimento sportivo.

(dal "Codice" del Comitato Internazionale Olimpico - C.I.O.)



[
la Carta del Fair Play:
1. fare di ogni incontro sportivo, indipendentemente dalla posta e dalla virilità della competizione, un momento privilegiato, una specie di festa
2. conformarmi alle regole e allo spirito dello sport praticato 

3. rispettare i miei avversari come me stesso 

4. accettare le decisioni degli arbitri o dei giudici sportivi, sapendo che, come me, hanno diritto all’errore, ma fanno tutto il possibile per non commetterlo 

5. evitare le cattiverie e le aggressioni nei miei atti, le mie parole o i miei scritti 
6. non usare artifici o inganni per ottenere il successo 
7. rimanere degno nella vittoria, così come nella sconfitta 
8. aiutare chiunque con la mia presenza, la mia esperienza e la mia comprensione 
9. portare aiuto a ogni sportivo ferito o la cui vita sia in pericolo 
10. essere un vero ambasciatore dello sport, aiutando e far rispettare intorno a me i principi suddetti. 
Onorando questo impegno si è un vero sportivo.

 ]
Il ruolo del CIO è:
1) Incoraggiare e supportare la promozione dell'etica nello sport così come l'educazione dei giovani con lo sport e dedicare i suoi sforzi affinché sia assicurato nello sport che il fair play prevalga e la violenza sia bandita 
2) Incoraggiare e supportare l'organizzazione, sviluppo e coordinazione dello sport e delle competizioni sportive 
3) Assicurare la regolare celebrazione dei Giochi Olimpici 
4) Cooperare con organizzazioni pubbliche o private e autorità per sviluppare lo sport per creare luoghi sportivi e promuovervi la pace 
5) Muoversi per rinforzare l'unità e proteggere l'indipendenza del movimento olimpico 
6) Agire contro ogni forma di discriminazione che riguardi il Movimento Olimpico 
7) Incoraggiare e supportare la promozione dello sport femminile a tutti i livelli e in tutte le strutture nell'ottica del principio di uguaglianza 
8) Combattere il doping nello sport 
9) Incoraggiare e sviluppare provvedimenti che difendano la salute dell'atleta 
10) Opporsi a qualunque abuso politico e commerciale degli atleti e dello sport 
11) Incoraggiare e supportare gli sforzi delle organizzazioni sportive e autorità pubbliche per fornire futuro sociale e professionale agli atleti 
12) Incoraggiare e supportare lo sviluppo dello sport per tutti 
13) Incoraggiare e supportare un comportamento sostenibile dal punto di vista ambientale, per promuovere uno sviluppo sostenibile dello sport e chiedere che i Giochi Olimpici siano organizzati di conseguenza 
14) Promuovere positivi rapporti dai Giochi Olimpici dalle città ospitanti e nazioni ospitanti 
15) Incoraggiare e supportare iniziative che coinvolgano cultura ed educazione con lo sport 
16) Incoraggiare e supportare attività per la International Olympic Academy (IOA) e altre istituzioni che si dedicano all'educazione olimpica

Lo sport che preferisco
perché dedicare una parte di questa pagina del blog alla pallamano

La pallamano è lo sport che ho praticato con dedizione, impegno e passione a livello agonistico in anni particolari della mia vita in cui lo sport aiuta sicuramente a formarsi oltre a regalare molte soddisfazioni individuali e di gruppo.

L'elevato impegno agonistico richiesto,  in un ambiente quello dell'Haenna in cui la pallamano si pratica a livello professionale o quasi (diverte di più),  non conciliabile successivamente con gli intensi studi universitari in ingegneria e supplementari mai terminati, è stato sopraffatto dal senso di "volontà" e "responsabilità" verso ambizioni relative la carriera professionale.. 

Anche se uno sport, in alcuni casi messo in secondo piano per problematiche economiche forse culturali, rimane sempre affascinante e stimolante guardarlo e soprattutto divertente da praticare a tutte le età e a tutti i livelli, da quello agonistico a quello dilettantistico. Per questo lo consiglio a tutti in quanto formativo, divertente e salutare!!!

Qualche video per i giocatori e per gli ex giocatori, ma che non dimenticano questo sport e che ricordano o vivono le emozioni trasmesse da esso.




                                                                       




Ma che cos'è la pallamano



un pò di storia

La pallamano è uno sport codificato relativamente di recente in confronto ad altri tra quelli praticati con la palla, ma le sue origini si perdono nella storia. Nella Roma antica esisteva un gioco con la palla lanciata con le mani ed anche nella cultura Maja si trovano immagini su vasi che richiamano la pallamano. 

Ma fu in Germania, alla fine dell'800 che si iniziò a mettere regole uniche a vari giochi che si svolgevano sia come allenamento diversivo nelle scuole di ginnastica (da qui la definizione di "più atletico"), sia a quelli popolari, giocati durante le fiere di paese. 

Giochi di squadra, chiamati in vario modo, ma che possono essere tutti assimilabili alla moderna pallamano. Uno di questi pionieri era tal Heiser, che chiamò questo sport, ispirato dalla pallacanestro e dal calcio, Torball che significa palla-porta. Due anni dopo fu finalmente chiamato Handball da Carl Schelenz. 

Nel 1925 fu inserito nella Arbeiter Turn- und Sportbund, poi Carlo Diem, autore della Storia universale dello sport perfezionò ancora di più il gioco, finché nel 1936, la pallamano venne inclusa nel programma delle Olimpiadi di Berlino, su specifica richiesta di Adolf Hitler, appassionato di questo sport. 

Nel 1938 furono organizzati i primi campionati del mondo. La pallamano si giocava al tempo in 11 giocatori ed il campo di gioco era quello del calcio. Tale configurazione fu utilizzata fino agli inizi degli anni ‘60, perché nel frattempo, considerando il clima nei paesi nordici, per poter giocare agevolmente anche nei mesi invernali, aveva preso piede la pallamano al coperto, giocata in sette e su campi 40 x 20.

Da allora nasce la pallamano moderna. Nel dopoguerra la pallamano si diffonde in tutto il mondo, fino a rientrare di diritto tra gli sport olimpici a partire da Monaco '72. 

le principali regole


La pallamano è uno sport di squadra giocato su campi rettangolari con lati di 40 e 20 metri. Viene definita come il più veloce gioco di squadra con la palla oppure anche il più atletico degli sport di squadra.

Le due formazioni, composte da sette giocatori ciascuna, devono realizzare il maggior numero di reti possibili nella porta avversaria. Le partite si disputano in due tempi da trenta minuti.

Lo scopo del gioco è segnare il massimo delle reti.

Il pallone non può essere tenuto per più di 3 secondi in mano se si è fermi, e non si possono fare più di 3 passi senza passarlo o farlo rimbalzare al suolo. La squadra attaccante deve tentare di far rete senza entrare in area.

Come nell’hockey su ghiaccio, vi sono delle sospensioni temporanee dal campo di gioco che consistono in periodi di 2 minuti, e il susseguirsi di tre sospensioni comporta la squalifica del giocatore per il resto dell’incontro;

sarà comunque possibile sostituire il giocatore con un altro trascorsi i due minuti in cui la squadra è rimasta con un uomo in meno (il numero di sostituzioni è illimitato). È possibile anche l’espulsione diretta se un giocatore passa a vie di fatto nei confronti di compagni, avversari, dirigenti, arbitri o spettatori.

Il “tiro franco” è un tiro di punizione tipico di questo sport. Esso viene concesso per ostruzioni o infrazioni difensive non gravi e si effettua al di fuori della linea dell’area della porta (9 metri).


I ruoli dei 7 giocatori in campo sono: PORTIERE, CENTRALE, PIVOT, TERZINO DESTRO, TERZINO SINISTRO, ALA DESTRA, ALA SINISTRA.

E’ preferibile che nelle posizioni nelle zone destre del campo giochino giocatori mancini (ala destra e terzino destro) e nella posizione opposta giocatori destri (ala sinistra e terzino sinistro). Per il centrale la mano di tiro è indifferente. Quando non è possibile schierare giocatori “di mano” si dice che gli stessi giochino “fuorimano” o “contromano”, cosa che si verifica maggiormente a destra a causa del minor numero di giocatori mancini. La dispozione degli attaccanti ad attacco schierato è un trapezio che ha per vertici le ali ed i terzini, mentre il pivot va a posizionarsi all’interno del dispositivo difensivo di fianco o di spalle al portiere avversario.

Il terreno è di forma rettangolare, comprende una superficie di gioco e due aree di porta, misura 40 metri di lunghezza e 20 metri di larghezza. Il portiere è il solo autorizzato a trovarsi nella area di rigore. Salvo poter uscire per neutralizzare contropiedi o addirittura attaccare per creare superiorità numerica.

 La porta è posta al centro della linea di fondo e misura all’interno 2 metri di altezza e 3 metri di larghezza. L’area di porta è delimitata da una linea lunga 3 metri tracciata a 6 metri di distanza dalla porta, parallelamente alla linea di fondo, e continuata ad ogni estremità da un quarto di cerchio di 6 metri di raggio che ha come centro lo spigolo interno posteriore di ogni montante della porta.

La linea che delimita la superficie è definita come linea dell’area di porta e fa parte dell’area stessa. Cosa importante da sapere e che non si può per nessun motivo entrare in area. La linea di tiro di punizione è formata da una linea tratteggiata tracciata a 9 metri dalla porta, parallelamente alla linea dell’area di porta, e termina all’intersezione con le linee laterali.

I tratti della linea di tiro di punizione e gli intervalli misurano 15 centimetri. Da questa linea vengono battuti i tiri di punizione per falli commessi fra la linea stessa e l’area di porta. Tutti gli altri tiri di punizione si eseguono dal punto in cui il fallo è stato commesso. La barriera non è obbligatoria.

Tutti i giocatori sono obbligati a stare fuori dalla linea dei 9 metri durante la battuta della punizione.

La durata dell’incontro è: under 16 e 18 Prima squadra 2 x 30′ intervallo 10′ Allievi (under 14), 2 x 25′ intervallo 10′ Ragazzi (under 12), 2 x 20′ intervallo 10′ Per segnare una rete è necessario eseguire un tiro che può essere effettuato in: doppio appoggio; elevazione; estensione; tuffo.

La federazione

Pagina Fb Federazione Italiana Giuoco Handball - 


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