lunedì 19 settembre 2022

Perturbazioni climatiche ambientali che determinano il cambiamento. Il tempo di ritorno degli eventi estremi. Come agire.


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Gli shock climatici, a seguito di un bilanciamento energetico circolatorio sempre più repentino dei gradienti termici prodotti a scala locale ed riequilibrati a scala globale la cui previsione fisico-matematica è oggetto di tantissimi studi[1,2], sono percepiti per lo più come alterazioni ambientali, e hanno determinato nella popolazione globale quella consapevolezza del rischio e la necessità di intervenire sugli elementi fragili e vulnerabili territoriali.

La correlazione e le previsioni tra cambiamento climatico e sviluppo economico dei danni previsti alle città, imprese, produzioni agricole, infrastrutture non sono di buon auspicio come anche l'impatto economico negativo dell'incremento del 30% di frequenza e intensità degli eventi estremi nell'indicatore economico PIL[3]. 

E' noto che il rischio non sarà mai zero fin quanto si avrà la necessità di tutelare persone o cose e che le previsioni del tempo meteorologico ovvero la successione di eventi atmosferici di durata limitata è differente dal clima che viene determinato dagli eventi succeduti in un arco temporale più lungo. 

Quindi per proteggerci tatticamente da eventi atmosferici diretti (es: cicloni, uragani, innalzamento globale della temperatura,) e indiretti, ovvero causati dall'evento estremo stesso (es: alluvioni, frane e smottamenti, innalzamento livello medio dei mari) e dalla vulnerabilità e pericolosità territoriale e dei manufatti, occorre prevedere un sistema comunicativo di allerta idoneo alla repentinità dell'evento e dei territori soprattutto in cui l'interferenza tra uomo e natura risulta rilevante con procedure già pianificate e attivate per tempo[4].

Le attività antropiche e le emissioni di gas clima alteranti sono tra le cause principali del riscaldamento globale e dell'effetto serra,[5] pertanto la riduzione delle emissioni e una regolamentazione/monetizzazione può dar contezza, in una scala di danno significativo ambientale, a una contabilizzazione del sistema di scambio delle quote di emissione (ETS)[6] per intervenire su uno degli aspetti fondamentali per l'individuazione dei paesi inquinatori del mondo. Altro aspetto su cui intervenire è il livello di protezione per l'incolumità delle persone dei manufatti e delle opere di protezione idrogeologica del territorio ovvero il luogo dove si scarica il quantitativo energetico che vaga in atmosfera differenziandosi per contenuto nei vari strati.

Tatticamente sarà opportuno anche intervenire su una grandezza, nota sia progettisti che verificatori delle infrastrutture, che determina di fatto il dimensionamento delle opere definendone i materiali, i costi, la resistenza alle forze esterne e di risvolto la classe di rischio sopportabile.

Tale grandezza di progetto e verifica è il tempo di ritorno dell'evento estremo inteso come la probabilità che un determinato evento si verifichi in determinato luogo e con determinate caratteristiche[7].

L'acclarato aumento degli eventi estremi di fatto pone in essere la necessità di una modifica del tempo di ritorno dei progetti e dell'adeguamento di quello dei manufatti più fragili al tempo di ritorno rimodulato e previsto dalle azioni di mitigazione e adattamento del rischio ai cambiamenti climatici. 

In conclusione due parametri globali su cui intervenire strategicamente attraverso la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici: regolamentazione e contabilizzazione delle emissioni di CO2 e tempo di ritorno delle infrastrutture. 

Alberto Di Mulo.

Sitografia di approfondimento

[1] https://www.ipcc.ch/report/ar5/wg1/near-term-climate-change-projections-and-predictability/

[2] http://www.scuolaperilclima.it

[3] https://www.sisclima.it/wall/lettera-aperta-alla-politica-italiana-3-agosto-2022/

[4]https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2022/03/03/making-civil-protection-ready-for-climate-change-council-adopts-conclusions/#

[5]https://ec.europa.eu/clima/climate-change/causes-climate-change_it#cause-dellaumento-delle-emissioni

[6]https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/priorities/cambiamento-climatico/20170213STO62208/il-sistema-di-scambio-delle-quote-di-emissione-e-la-sua-riforma-in-breve?xtor=SEC-169-GOO-[Climate_Change]-[Dynamic]-S-[Assertive]

[7] https://www.aoml.noaa.gov/extreme-weather/

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